lunedì 25 marzo 2019

recensione UN MILIONE DI VOLTE BUONANOTTE - Kristina McBride


Titolo: Un milione di volte buonanotte
Autore: Kristina McBride
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romance
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Potrebbe bastare un’ora per rimettere a posto i pezzi di quella notte lontana un anno.
Ma un semplice saluto ad un’amica venuta a mancare quella stessa notte, dodici mesi prima, potrebbe trasformarsi in qualcosa di peggiore.

Hadley, appena diciassettenne decide di prendere in “prestito” l’auto del suo fidanzato per correre tra le strette strade dei boschi e raggiungere la torre dove Penny ha perso la vita. Ben, però non la prende affatto bene, e per costringere la ragazza a tornare alla festa il prima possibile, posta una foto compromettente di lei nuda.
Lo shock è forte, e per giunta Hadley non ricorda nulla di quella foto, ma l’anello stretto attorno al suo dito è una chiara conferma che si tratta proprio di lei.
L’imbarazzo e la rabbia per quello scatto la portano davanti ad un bivio: tornare alla festa con le sue amiche e Josh il ragazzo accusato della morte della sua amica, nonché suo ex fidanzato, oppure proseguire fino a sud?

In modo inconscio, la ragazza alla fine opta per entrambe le strade portando il lettore a vivere insieme a lei questa doppia avventura.
Non voglio svelare troppo di questo romanzo che però, ammetto, mi ha tenuto con il fiato sospeso dall’inizio. La trama mi ha subito integrato e incuriosito, mi domandavo come si potesse portare avanti due storie in modo parallelo, ma soprattutto due storie che narravano degli stessi protagonisti.
Come avrete intuito però, la McBride ci è è riuscita alla grande.

Questo Sliding Doors è stato ricco di colpi di scena, e l’alternarsi delle due scelte, un capitolo di uno e uno dell’altra, non è stato mai confusionario, anzi, ha reso il tutto molto più ricco di suspanse.
Ho apprezzato molto la trama e la bravura dell'autrice di trattare un tema così attuale e profondo con delicatezza e attenzione.

Un milione di volte buonanotte non è un romanzo, ma è il romanzo che ti permette di vivere il romanticismo di un amore, la complicità di un’amicizia e la voglia di rinascere e scoprire ogni tassello mancante di una storia che forse faceva troppo male approfondire.
L’autrice, con il suo stile di scrittura, riesce a coinvolgere il lettore all’interno del libro già dalle prime righe.
La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista femminile, Hadley, ma le descrizioni di ogni personaggio e la minuziosa attenzione con cui vengono caratterizzati, ti permette di conoscere
ognuno di loro.
Ho adorato soprattutto lo svolgimento degli ultimi capitoli in cui, nonostante le storie fossero ambientate in due diversi luoghi, la fine della frase di uno era l’inizio di quello successivo.

Non voglio anticipare nulla del finale, ma vi confermo che la scrittrice è riuscita a sorprendermi nuovamente, perché è stato assolutamente d'impatto e imprevedibile.
Un libro che mi sento di consigliare a chi ama le storie d’amore, a chi apprezza il brivido dell’avventura senza distaccarsi troppo dalla realtà.

- libro letto e recensito dalla mia contributor  Elisa Crescenzi.



martedì 19 marzo 2019

recensione BUTTERFLY - Yusra Mardini


Titolo: Butterfly
Autore: Yusra Mardini
Casa Editrice: Giunti
Genere: Narrativa
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Che fin da bambini ci insegnano a seguire i nostri sogni è vero, ma che riusciamo a farlo anche da grandi forse non lo è sempre.
Continuare a credere del proprio sogno è l'emblema di questo libro, è ciò che Yusra ripete a se stessa continuamente, è la forza che ha smosso il tutto.

"Butterfly" è l'autobiografia di Yusra, una ragazza siriana di 17 anni che purtroppo nel 2013 è stata costretta, come tanti altri a vivere la guerra e decidere poi di scappare clandestinamente in Europa.
E' la storia di una ragazza normale, che come tante va a scuola, esce con gli amici e coltiva la passione per il nuoto tramandatagli dal padre.
E' la storia di una ragazza che da un momento all'altro ha perso la sua quotidianità ed è stata costretta a fuggire con la sorella maggiore Sara, con l'obiettivo di riuscire poi a far scappare anche la madre e la sorella minore.
E' la storia di una ragazza che rappresenta tutte quelle persone che come lei hanno dovuto trovare una via di fuga, di tutte quelle persone che sono andate via e continuano a farlo, anche se a malincuore.
Persone che non sanno se arriveranno mai a destinazione, perché come vediamo tutti i giorni anche in tv, viaggiano in piccole barche nelle quali non c'è posto a sufficienza, senza sicurezza e aiuti, ma lo preferiscono.
Preferiscono rischiare pur di scappare dal loro paese, perché sanno che con la guerra la loro morte sarà certa.

La bellezza di questo libro l'ho notata sin dalle prime parole, che mi hanno completamente conquistata e rapita. Non nego che alcuni racconti, alcuni dettagli mi hanno letteralmente messo i brividi, ma soprattutto mi hanno fatto riflettere tanto.
Ho letto questo libro ogni giorno per qualche settimana, ogni mattina sul tram, un capitolo alla volta, per iniziare la giornata con il più bello dei propositi: apprezza la bellezza delle piccole cose.
E' una frase che si sente dire spesso, ma che raramente viene realmente applicata e lo ammetto, io faccio parte di questa categoria. Però questo libro, ogni mattina mi ricordava che dovevo guardare tutto da una prospettiva diverse, dovevo leggere la vita con gli occhi di chi come Yusra ha vissuto tutto questo dolore, dovevo ascoltare i rumori della città che spesso mi davano fastidio e apprezzarli perché c'erano ed io ne ero parte.

Yusra aveva un solo obiettivo: salvarsi dalla guerra per andare alle Olimpiadi.
Sara le sarà sempre accanto, anche quando sarà difficile, perché è sua sorella e nulla potrà dividerle.
La determinazione e il coraggio di queste due ragazze mi hanno letteralmente ammaliata, perché vi giuro che mentre leggevo ero lì ad immaginare le scene e pensare "ma come ci sono riuscite?! cavoli che ragazze), perché un conto è sentire notizie varie su questo tema, un conto è leggerne così tanti dettagli e purtroppo un conto ancora è viverli direttamente.

Credo che Yusra abbia fatto un percorso di vita fantastico e che la sua intelligenza continuerà a darle importanti occasioni e soddisfazioni, ma soprattutto credo che scrivere questo libro sia stato un grande esempio di forza. Perché posso solo immaginare la difficoltà di rivivere tutti quegli eventi e soprattutto di averli lì nero su bianco, sapendo che non ti abbandoneranno mai.
Ma da lettrice son certa che ne è valsa la pena. Ringrazio infatti con tutto il cuore la casa editrice Giunti che ha portato in italia questo romanzo così autentico e importante, perché più gente dovrebbe leggerlo, più gente dovrebbe capire realmente cosa c'è dietro quella denominazione "rifugiato", più gente dovrebbe aprire gli occhi e chiudere le orecchie alle frivolezze.


sabato 16 marzo 2019

recensione LA NUVOLA E L'ALBERO - Miriam Previati


Titolo: La nuvola e l'albero
Autore: Miriam Previati
Casa Editrice: Bookabook
Genere: GameBook
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Di un libro, viene spesso apprezzata la capacità di saper coinvolgere il lettore, perché quando una storia ti cattura, la lettura assume un valore completamente diverso.
La nuvola e l'albero quindi, parte da questo presupposto: far immergere il lettore direttamente nella storia. Ed è così che l'autrice Miriam Previati ha scritto un game-book, ovvero una tipologia stilistica nel quale il lettore ha il potere di decidere cosa succederà.

Si inizia con un'introduzione comune a tutti e poi ognuno potrà scegliere come far proseguire la storia. Ci sono 33 cambi di scena e 14 finali differenti, ogni storia sarà unica e quasi irripetibile.
Io l'ho letto diverse volte, prendendo sempre strade diverse ed ho ottenuto finali differenti ogni volta.
Spesso, a mio avviso, è il primo finale quello che ci rispecchia, perché sono le prime scelte che facciamo, in base ai nostri gusti, al nostro umore ecc.. e se provate a rileggere il libro il giorno successivo, vi assicuro che farete scelte diverse, e creerete così una storia totalmente differente.

E' stata una cosa carina, che ho fatto la sera prima di andare a dormire, per rilassare un po la mente e leggere qualcosa di simpatico e costruttivo. Perché ogni storia contiene con se un messaggio differente, una morale che pone le basi a nuovi spunti di riflessione. Perché la storia tra la nuvola e l'albero rappresenta quel legame che unisce due persone completamente diverse che all'inizio riescono a trovare il modo per stare bene insieme, ma poi incontrano delle difficoltà perché insorgono nuove necessità.
Quindi adesso tocca al lettore decidere: riusciranno a trovare un compromesso? 

Credo che questo libro sia adatto per tutte le età, dai bambini agli adulti, perché credo sia un modo particolare di approcciarsi alla lettura per i più piccoli, ma anche divertente per i più maturi, perché son certa riusciranno a leggere tra le righe di queste pagine e a trovare quel finale che in quel momento li rappresenta.
Credo che Miriam Previati abbia fatto un ottimo lavoro con questo game-book e da lettrice, spero che non si fermerà e continuerà a scriverne perché mi piacerebbe leggerne altri.
Credo che se darete una possibilità a questo libro non vi deluderà, anzi: son certa vi piacerà!

domenica 10 marzo 2019

recensione COME FERMARE IL TEMPO - Matt Haig


Titolo: Come fermare il tempo
Autore: Matt Haig
Casa Editrice: Edizioni e/o
Genere: Fantasy 
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"La prima regola è non innamorarsi. Ce ne sono altre, ma questa è la principale. Non innamorarsi. Non amare. Non sognare l'amore. Se tieni fede a questa regola, andrà tutto bene."


E' questo il presupposto con cui inizia "Come fermare il tempo". Sembra quasi un insegnamento di vita, ma può essere quantificata la vita?
Perché Tom che ne ha vissute tante, diverse identità e continui spostamenti, sulla base di cosa può valutare la vita?
Affetto dall' anageria, Tom ha circa 400 anni. Invecchia, ma lo fa lentamente, in media un suo anno equivale a quindici dei nostri. Se pensiate che sia una cosa bella, che sia fortunato, aspettate di leggere il libro e poi ne riparliamo. 

Questa sua malattia ha causato sofferenza alle persone che l'hanno amato e anche a se stesso, perché si potrà proibire l'amore all'infinito, ma nulla impedirà che questo accada.
Si potrà anche decidere autonomamente di non innamorarsi ed esserne fermamente convinto, ma non basterà.
Si potrà pensare per secoli che ci sarà solo un grande amore nella propria vita, indipendentemente da quanto sia lunga, ma forse prima o poi si dovrà ricredere.

Le cose cambiano quando Tom scopre che non è l'unico a soffrire di questa patologia, che ci sono altre persone come lui e che insieme possono aiutarsi. C'è un gruppo che gli promette di sostenerlo a patto che lui cambi vita ogni 8 anni. Un gruppo dalle finalità misteriose, che quando si presenta, non porrà realmente Tom dinanzi ad una scelta, perché o sarà con loro, o cesserà di esistere.
Lo chiamerei "istinto di sopravvivenza" quello che ci spinge a fare l'impossibile, proprio com'è successo al nostro protagonista, che accetta questa condizioni senza opporre resistenza e spera possano esserli davvero d'aiuto.
Così, come da patto, Tom cambierà identità ogni 8 anni. Cambierà nome, nazione, lavoro.
Sostanzialmente cambierà vita, ma un giorno tutto questo non gli basterà, perché lui vorrebbe solo una vita normale che non lo costringa a sparire da un momento all'altro.
Vorrebbe una vita accanto alle persone che ama senza pensare quotidianamente che moriranno davanti ai suoi occhi, che li vedrà scomparire uno ad uno, mentre lui esisterà ancora.

Un libro stupendo.
Seppur sia semplice, non riuscirei a trovare aggettivo migliore per descriverlo.
Mi sono innamorata di questo libro, della particolarità della trama e della bellezza di questo protagonista. Mi sono innamorata della facilità con cui si passa da un momento storico all'altro, raccontando tutto senza dilungarsi in cose futili. Mi sono innamorata della penna di Matt Haig, leggera e fluida, che ha saputo creare questa storia.

Un libro perfetto per chi ha voglia di qualcosa di diverso, per chi ha voglia di rilassarsi senza estraniarsi totalmente dalla realtà, per chi ha voglia di una storia fresca e coinvolgente.
Un libro perfetto per chi ha voglia di essere rapito da un libro, per chi ha voglia di immergersi in una storia che non gli permetterà di staccare lo sguardo dalle pagine.
Un libro perfetto per chi ha voglia di riflettere sull'importanza delle cose, su tutto ciò che quotidianamente diamo per scontato, sulla bellezza della vita.


°° Questo libro è la mia prima esperienza con StoryTel, un'applicazione che permette di ascoltare audio libri in qualsiasi momento.
Ammetto di essere stata un po' scettica all'inizio, perché amante delle pagine dei romanzi, temevo che il solo ascolto non mi avrebbe soddisfatta pienamente. Invece non è stato così.
Lo ascoltavo mentre andavo a prendere il tram al mattino, oppure mentre facevo le pulizie in casa.
Lo ascoltavo quando la sera ero troppo stanca per leggere, oppure quando avevo mal di testa.
Lo ascoltavo praticamente in ogni momento della giornata e l'ho adorato.
Quindi: bilancio di una prima esperienza con StoryTel?
Assolutamente positiva; e non sarà l'ultima, ne ho già un altro pronto!


venerdì 8 marzo 2019

recensione SPIACENTE, NON SEI IL MIO TIPO - Anna Zarlenga




Titolo: Spiacente, non sei il mio tipo
Autore: Anna Zarlenga
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romance
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Napoli: città della passione, della musica e dell’amore. E quale manifestazione più grande dell’amore se non un matrimonio?
Questa romantica commedia si apre proprio così: un uomo vestito a lutto che russa rumorosamente in una chiesa e una donna vestita in modo eccessivamente anonimo per essere ad un matrimonio, soprattutto se la sposa in questione, è proprio la sorella... insomma, due protagonisti insoliti per un romanzo d’amore.

Sara, professoressa universitaria di semiotica, è alta un metro e un sughero (come la definisce Teo) fuori moda, dalle forme pronunciate e con uno spiccato senso dell’umorismo.
Teo è il tipico latin lover, bello e dannato per cui le donne fanno la fila, tutte tranne lei. Ricco e con una grossa azienda di famiglia di cui si occupa ancora il padre, Teo si destreggia tra le lenzuola e cene parecchio costose. Sin da subito tra loro, è un punzecchiarsi a vicenda, ma nonostante questo, quando Sara si sente punta sul vivo, accetta la sfida, strappandogli un bacio che lo lascerà con il fiato corto. 

Una volta superato il lutto del matrimonio del migliore amico, il nostro don Giovanni torna alla riscossa di cuori, ma quando suo padre deciderà di tagliargli i fondi vista la sua vita brava, è costretto a rimettersi in carreggiata e a frequentare nuovamente l’università, alla veneranda età di trent’ anni. 
Quando durante la prima lezione Sara, se lo trova davanti, deve fare forza su tutto il suo autocontrollo per evitare di impazzire, ma le sorprese non finiscono qui. 

Tra incontri inaspettati, battibecchi continui, baci e molto altro, i protagonisti di questa storia impareranno a conoscersi e a volersi in modo inscindibile, nonostante le eccessive differenze che li porteranno ad auto convincersi che non sono reciprocamente il tipo dell’altro. 

Spiacente, non sei il mio tipo è una commedia ironica romantica in cui l’autrice riesce a trasportare il lettore capitolo dopo capitolo nella storia, in cui nulla è lasciato al caso e i dettagli fanno da cornice creando l’atmosfera perfetta.
È un romanzo semplice ma reale, divertente ma riflessivo.
È stato bello leggere di una protagonista un po' fuori dai soliti canoni della donna bella, con il fisico perfetto, dolce e sensuale, perché Sara è una vera donna, che non si ferma davanti a niente, ma che al tempo stesso fatica a non cedere allo sguardo ammaliante di Teo. 

Anna Zarlenga ha uno stile fluido e coinvolgente capace di tenere il lettore incollato alle pagine dall’ inizio alla fine.
A rendere il tutto armonioso, è il susseguirsi canonico dei due punti di vista, che permettono a chi si trova dall' altra parte del libro di conoscere i pensieri di Teo e Sara per l’intero racconto.

Consiglio questo romanzo a chi vuole passare ore di spensieratezza, a chi crede che l’amore possa far breccia anche nei cuori più impavidi e riluttanti, ma soprattutto a chi si è ritrovato spesso a pensare “spiacente, non sei il mio tipo”.

- libro letto e recensito dalla mia contributor  Elisa Crescenzi.





martedì 5 marzo 2019

recensione LA LETTERA PERDUTA - Jillian Cantor


Titolo: La lettera perduta
Autore: Jillian Cantor
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Narrativa
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Mi sono innamorata di questo libro sin dal titolo, perché nella sua semplicità racchiude quel fascino che solo le lettere scritte a mano hanno.
Sarà pochissimo il tempo che vi occorrerà per entrare subito nel vivo della storia, venendo travolti dagli eventi descritti dall'autrice, ma attenzione: forse quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi, perché il libro sarà già dentro di voi

"La lettera perduta" è una storia di forza e coraggio, ma anche di dolore e perdite, di morte e sopravvivenza. E' una storia nel quale non manca nulla, c'è tutto quello che cerco in un libro che sappia estraniarmi dalla realtà per qualche minuto, che sappia accompagnarmi mano nella mano in una nuova storia e che sappia conquistarmi pagina dopo pagina.

La storia viaggia su due piani temporali e geografici differenti, l'Austria del 1938 e Los Angeles del 1989.
Sin da subito scopriremo che c'è un collegamento tra queste due realtà: i francobolli.
Conosceremo Kristoff che, nel 1938 diviene apprendista di un F. Faber maestro incisore di francobolli. Ritrova nei Faber la famiglia che non ha mai avuto finché una notte tutto cambia e l'unica che riesce a nascondersi è Elena, la figlia maggiore. Nonostante l'inizia diffidenza, tra i due nascerà una fortissima complicità che si trasformerà poi in vero amore.
E poi, leggeremo di Katie che vive a Los Angeles e grazie all'aiuto del filatelista Benjamin trova tra la collezione del padre, una lettera mai aperta con un francobollo particolare mai visto prima, che pare risalga agli inizi del '900.

Sarà una lotta per la sopravvivenza quella di Kristoff ed Elena, come quella di tutte le persone che hanno vissuto personalmente durante quella tragedia. Ma sarà anche una lotta per i propri valori, per i propri ideali e per i propri sentimenti.
Quella di Katie sarà invece una caccia al tesoro insolita, perché avrà tra le sue mani la gemma preziosa, ma avrà bisogno di scavare nel passato per poterne dare il giusto valore. Una ricerca troppo ampia, senza indicazioni specifiche o elementi da cui partire, se non quella lettera sigillata.

Jillian Cantor ha saputo fare la differenza, perché nonostante ci siano molti libri scritti in questo modo e con temi simili, lei è riuscita a farsi notare.
La storia è molto particolare e cattura completamente il lettore, perché non sempre ci saranno delle risposte a tutte le domande, a volte bisognerà semplicemente accettare la realtà così com'è.
In questo modo quindi, il lettore non riuscirà a farsi idee proprie, perché si affiderà completamente alle capacità dei protagonisti, mettendo da parte i propri pensieri o dubbi.

Un libro che abbandona gli stereotipi e lascia spazio all'unicità di ogni persona.
Un libro che pone le basi per numerosi spunti di riflessione, lasciando ampio arbitrio al lettore.
Un libro che son certa vi entrerà nel cuore.



recensione LAURA E LA LUPA - Paola Bonfanti

Titolo:  Laura e la lupa Autore:  Paola Bonfanti Casa   Editrice : scatole parlanti Genere:  Narrativa Link D'Acquisto:   clicca qui Lau...