giovedì 25 ottobre 2018

recensione LE PRIMAVERE DI PRAGA - Riccardo Burgozzi


Titolo: Le primavere di Praga
Autore: Riccardo Burgazzi
Casa Editrice: Prospero Editore
Genere: Narrativa 
Link D'Acquisto: clicca qui

Innanzitutto, voglio ringraziare la casa editrice Prospero Editore (http://www.prosperoeditore.com/) per avermi gentilmente inviato questo libro, in uscita in libreria il 13 febbraio 2108, permettendomi di leggerlo in anteprima.
Non è un caso infatti, che questo libro sia stato pubblicato proprio nel 2018: cinquantenario della primavera di Praga (1968).

Se vi state chiedendo "cos'è questa primavera di Praga", vi dico che: in quanto periodo storico, è la liberazione politica della Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale; in quanto titolo del libro invece, diventa una metafora.
In questo racconto infatti, più volte viene ripetuto che Praga non è magica, ma è maledetta.
Perché nell'Italia degli anni Cinquanta, "la giornata era scandita dal ritmo e dalle stagioni del lavoro nei campi", ed erano tantissimi i giovani che emigravano a Praga per cercare lavoro (poiché in Italia, dopo l'inverno, si erano esaurite tutte le risorse).
E' maledetta, perché oggi, tanti giovani restano intrappolati lì, e "chi vive quì per più di due anni, non riesce più a venir via", perché Praga "è una bolla, come quei souverin, con dentro il castello o l'orologio. quelle bolle piene d'acqua che le giri, poi le rigiri e scende la neve".
E' una bolla perché ti tiene intrappolato, senza che tu te ne accorga, perché a Praga ci sono le risorse, ci sono le opportunità, ci sono gli svaghi (più o meno leciti) e ci sono tutte le cose che nelle altre città d'Europa, non abbiamo.

"Perché.. Perché.. Perché..", quanti "perché"!
Me ne concedete un'ultimo? Si grazie.
- Perché non avete letto ancora questo libro?
Fatelo, vi assicuro che ne varrà la pena.

Tra le tante bellissime frasi che mi sono segnata, una in particolar modo, mi è rimasta impressa nella mente: "uno scrittore, quando è bravo, riesce a controllare le tue guance e le tue labbra, facendotele distendere o contrarre senza che tu te ne accorga".E' il primo libro che leggo di Riccardo Burgazzi, e dal mio umile punto di vista, posso dire che per me, lui è un bravo scrittore.
Diverse volte nel libro, mi sono ritrovata a sorridere, mi sono ritrovata a corrugare la fronte perché indecisa sul significato di qualcosa, mi sono ritrovata a pensare "che bello".
Inoltre, mi piace molto il modo di scrivere di Burgazzi, utilizza un linguaggio semplice ma d'effetto, fluido e discorsivo. Un libro che ho divorato in pochissimo tempo.

Questo libro, tratta, mediante i pensieri di una simpatica donna, Ludovica, i più svariati argomenti: dall'impatto dei social sulla nostra vita, alla prostituzione, alla povertà, all'amore, alla poesia, alla letteratura, al tradimento, e tanto altro.
Ma allo stesso tempo, fa una descrizione così dettagliata della città, che sembra di esserci davvero.

Sono stata a Praga qualche anno fa, e leggendo questo libro, nella mia mente ho rivisto tutti i luoghi visitati, ho ricordato il modo di vivere in quella città (anche con un po di malinconia a volte, lo ammetto), e ho conosciuto aneddoti del quale non ero al corrente, ma che sono davvero carini.

Come sempre, se lo leggerete, fatemi sapere cosa ne pensate. 😁

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