mercoledì 28 aprile 2021

recensione UNA GIOIA - Lea Landucci



Titolo: Una gioia. Sarà per sempre?
Autori: Lea Landucci
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Chicklit
Link D'Acquisto: clicca qui

Si dice che uno scrittore diventi concretamente un autore quando, leggendone le parole si riesce a riconoscere il suo inconfondibile stile.
In un mondo di parole e di bisogno di raccontare, c'è chi riesce a farlo in silenzio causando tantissimo rumore, perché cerchiamo libri con convinzione e passione e poi li vestiamo con amore.
Lea Landucci, quella bella ragazza con grandi occhiali viola e un accento fiorentino è proprio una di queste persone. Potrei leggere le sue parole scritte su un post it e la riconoscerei, perché è riuscita a creare con soli due romanzi ed una novella, il suo stile. Unico, inconfondibile ed inimitabile stile, come quello di un vero autore.
Ogni suo libro vale per due, quindi anche divertimento e -- raddoppiano.
Una gioia non è solo una frizzante love story con una bellissima Roma a far da sfondo, ma è anche la storia di Cristina (investigatrice digitale che vive nel perenne mai una gioia tra una coccola ad un dolce golden retriver e una chiacchierata con le amiche) e Alessandro (il bel dottore sfrontato ma anche timido, con un ex suocero ingrombrante più della ex moglio e la Gioia dei suoi occhi, la sua bambina).

La capacità dell'autrice di far incastrare il tutto perfettamente dandoti la sensazione che sia sempre stato quello il posto delle cose e non potrebbe essere altrimenti, è forse stato il fattore che più mi ha colpita. O forse no. Ok, provo a spiegare tutto e poi cerco di capire. 

"Una gioia" è il crossing-sequel di "Mai una gioia" (pubblicato un anno fa), ovvero entrambe le storie iniziano nella stessa fascia temporale, narrate da due persone diverse, proseguono poi ognuno per la propria strada. Ma la cosa geniale (e non scontata) è che nonostante una persona possa decidere di leggerne solo uno (testa o croce e si sceglie), Lea vi ha fregati in pieno (e la sento ridere) perché voi avrete bisogno di leggerli entrambi. Perché le storie sono legate ma separate, potrete capirle benissimo senza aver letto l'altro, ma farlo sarà quasi una necessità. E quindi eccomi qui dopo aver amato "Mai una gioia" adesso sono stata fulminata da "Una gioia" e come una zia che non riesce a scegliere tra quale dei due nipotini portare al mare, così io li porto entrambi nel cuore. 
Che poi, adesso che ci penso, se anche solo unp dei due nipotini si dovesse chiamare Gioia, avesse dei boccoli biondi, un piccolo cervello che lavora il doppio del mio e una spicata capacità di comunicazione, be.. questo si che sarebbe un problema.
Ma un attimo, per essere sinceri sino in fondo, devo aggiungere che questa bella principessa è anche la bambina più dolce del mondo, è sensibile e divertente, è pura come solo un bambino può essere ed è decisamente unica.

Ok, forse mi sono persa un po', scusatemi. Ma quando sono così entusiasta di un libro, mi sento un po' Alice nel Paese delle Meraviglie e forse lo faccio di proposito a perdermi nei miei pensieri.
Tornando a noi e a questa storia scritta a regola d'arte.
Cristina e Alessandro si incontrano in uno dei modi più insoliti e allo stesso tempo naturali che ci sia, perché è vero che il bel dottore si innamora della dolce paziente, ma è anche vero che quei riccioli ne avevano catturato la sua attenzione già tra i sedili di un aereo. Che se non fosse stato per questa calamita per gli occhi di Alessandro, lui non l'avrebbe cercata tra centinaia di persone e non sarebbe immediatamente intervenuto quando un taxi l'ha investita fuori dall'aeroporto. Quante storie come questa conoscete? Dai ve lo dico io: nessuna. Anzi no, una c'è: questa.

Con una pandemia mondiale a far da cornice, eccoli lì tutti i nostri protagonisti chiusi tra le mura di una casa così grande quanto stretta, con le persone che vorremmo sempre al nostro fianco ma anche quelle che mai avremmo voluto incrociare. Con le solite sfighe di sempre e qualche gioia sparsa qua e là che a volte neanche la vediamo e rischiamo di perderla. Con le risate immancabili, le riflessioni profonde e i tesori nascosti tra le vita di ogni giorno.

Quindi, come un pasticcere che sa dosare gli ingredienti per esaltare il sapore di ognuno, così Lea ha saputo unire tutti i pezzi del libro. 
Roma da sfondo senza far distogliere l'attenzione dalla storia stessa, una pandemia come cornice senza ingombrare troppo il dipinto, temi importanti come la gravidanza e l'impertinenza della gente, l'amore incondizionato di un padre per la propria figlia e la difficoltà di essere genitore, la voglia di ricominciare con un'altra persona perché non è vero che c'è solo un amore.
Tutto perfettamente incastrato tra le poco più di 300 pagine un libro fantastico.



recensione LAURA E LA LUPA - Paola Bonfanti

Titolo:  Laura e la lupa Autore:  Paola Bonfanti Casa   Editrice : scatole parlanti Genere:  Narrativa Link D'Acquisto:   clicca qui Lau...