martedì 7 settembre 2021

recensione LIAM, EXPERIMENT 01 - Daniela Spagnuolo


Titolo: Liam - experiment 01
Autori: Daniela Spagnuolo
Genere: Romance
Link D'Acquisto: clicca qui

Quanti libri ci promettono di fare un viaggio in ognuno di noi? Quanti libri scommettono di riuscire a leggerci dentro? Quanti libri realmente riescono a farlo?
Sarebbe carino conoscere la risposta a queste domande, ma credo che la verità è che non ce ne sia.
Una cosa però c'è, alcuni libri riescono a compiere questa magia e "Liam" per me è stato uno di questi.

Liam mi ha promesso un viaggio nei sentimenti umani (che promessa fatta da un robot sperimentale poi, ff) e.. aveva ragione. Attraverso il nostro ERS3 detto anche Liam, il lettore potrà viaggiare nei sentimenti più puri di un essere umano. 
Come? Facile. Con un bioumanoide che è il primo esemplare in grado di provare sentimenti umani, ma che solo vivendo con una persona reale si potrà valutarne le capacità.
Ecco che per quattro mesi Liam sarà ospite a casa di Jackie, non con pochi problemini, sia chiaro. Ma per una somma del genere, diciamocelo, perché rinunciare? Sono solo quattro mesi, la fregatura sarà dietro l'angolo, ma a noi piacciono le sfide vero?

Un'ambientazione futuristica ben equilibrata, di quelle che incuriosiscono ma non tolgono spazio ai protagonisti. Un ritmo forse incalzante, sembra di muoversi in una bolla d'acqua, ogni tanto scoppia ma senza spaventare, a volte sembra lento, altre sembra di aver corso. Non ve lo so spiegare, ma mi è sembrato sempre perfetto in relazione al contesto.
Una storia dolce, di quelle dolcezze che solo sua maestà la chantilly possono vantare, ma mai stucchevole.
Una storia forse già letta, ma mai con le stesse parole. 
Una storia che si legge per voglia di farlo e non per arrivare al finale. 

Introspettivo, poetico e piacevole.
Sono queste le tre parole che credo possano racchiudere queste 357. E no, se stai pensando che possa essere riduttivo, devo contraddirti. 

E' introspettivo perché Liam che scopre quanto complicati siano gli umani come fosse un bambino che scopre il mondo fa riflettere che cavolo, ha davvero ragione. Che delle volte siamo così complicati che evitiamo anche di provare a comprenderci. Che la curiosità di chi non ha mai dato queste cose per scontato è di una dolcezza disarmante. Che certe parole della storia sembrano leggerti dentro e ti fai quei viaggi che torni sul pezzo solo perché hai un libro che ti aspetta.
E' poetico non solo per gli spunti di lettura che le citazioni possono richiamare, ma per il modo stesso in cui l'autrice racconta la storia, per il modo in cui si conseguono gli eventi, per la capacità di far cadenzare le rime che ci piace leggere.
E' piacevole perché.. be, quello dovete dirmelo voi quando lo leggerete.



mercoledì 28 aprile 2021

recensione UNA GIOIA - Lea Landucci



Titolo: Una gioia. Sarà per sempre?
Autori: Lea Landucci
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Chicklit
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Si dice che uno scrittore diventi concretamente un autore quando, leggendone le parole si riesce a riconoscere il suo inconfondibile stile.
In un mondo di parole e di bisogno di raccontare, c'è chi riesce a farlo in silenzio causando tantissimo rumore, perché cerchiamo libri con convinzione e passione e poi li vestiamo con amore.
Lea Landucci, quella bella ragazza con grandi occhiali viola e un accento fiorentino è proprio una di queste persone. Potrei leggere le sue parole scritte su un post it e la riconoscerei, perché è riuscita a creare con soli due romanzi ed una novella, il suo stile. Unico, inconfondibile ed inimitabile stile, come quello di un vero autore.
Ogni suo libro vale per due, quindi anche divertimento e -- raddoppiano.
Una gioia non è solo una frizzante love story con una bellissima Roma a far da sfondo, ma è anche la storia di Cristina (investigatrice digitale che vive nel perenne mai una gioia tra una coccola ad un dolce golden retriver e una chiacchierata con le amiche) e Alessandro (il bel dottore sfrontato ma anche timido, con un ex suocero ingrombrante più della ex moglio e la Gioia dei suoi occhi, la sua bambina).

La capacità dell'autrice di far incastrare il tutto perfettamente dandoti la sensazione che sia sempre stato quello il posto delle cose e non potrebbe essere altrimenti, è forse stato il fattore che più mi ha colpita. O forse no. Ok, provo a spiegare tutto e poi cerco di capire. 

"Una gioia" è il crossing-sequel di "Mai una gioia" (pubblicato un anno fa), ovvero entrambe le storie iniziano nella stessa fascia temporale, narrate da due persone diverse, proseguono poi ognuno per la propria strada. Ma la cosa geniale (e non scontata) è che nonostante una persona possa decidere di leggerne solo uno (testa o croce e si sceglie), Lea vi ha fregati in pieno (e la sento ridere) perché voi avrete bisogno di leggerli entrambi. Perché le storie sono legate ma separate, potrete capirle benissimo senza aver letto l'altro, ma farlo sarà quasi una necessità. E quindi eccomi qui dopo aver amato "Mai una gioia" adesso sono stata fulminata da "Una gioia" e come una zia che non riesce a scegliere tra quale dei due nipotini portare al mare, così io li porto entrambi nel cuore. 
Che poi, adesso che ci penso, se anche solo unp dei due nipotini si dovesse chiamare Gioia, avesse dei boccoli biondi, un piccolo cervello che lavora il doppio del mio e una spicata capacità di comunicazione, be.. questo si che sarebbe un problema.
Ma un attimo, per essere sinceri sino in fondo, devo aggiungere che questa bella principessa è anche la bambina più dolce del mondo, è sensibile e divertente, è pura come solo un bambino può essere ed è decisamente unica.

Ok, forse mi sono persa un po', scusatemi. Ma quando sono così entusiasta di un libro, mi sento un po' Alice nel Paese delle Meraviglie e forse lo faccio di proposito a perdermi nei miei pensieri.
Tornando a noi e a questa storia scritta a regola d'arte.
Cristina e Alessandro si incontrano in uno dei modi più insoliti e allo stesso tempo naturali che ci sia, perché è vero che il bel dottore si innamora della dolce paziente, ma è anche vero che quei riccioli ne avevano catturato la sua attenzione già tra i sedili di un aereo. Che se non fosse stato per questa calamita per gli occhi di Alessandro, lui non l'avrebbe cercata tra centinaia di persone e non sarebbe immediatamente intervenuto quando un taxi l'ha investita fuori dall'aeroporto. Quante storie come questa conoscete? Dai ve lo dico io: nessuna. Anzi no, una c'è: questa.

Con una pandemia mondiale a far da cornice, eccoli lì tutti i nostri protagonisti chiusi tra le mura di una casa così grande quanto stretta, con le persone che vorremmo sempre al nostro fianco ma anche quelle che mai avremmo voluto incrociare. Con le solite sfighe di sempre e qualche gioia sparsa qua e là che a volte neanche la vediamo e rischiamo di perderla. Con le risate immancabili, le riflessioni profonde e i tesori nascosti tra le vita di ogni giorno.

Quindi, come un pasticcere che sa dosare gli ingredienti per esaltare il sapore di ognuno, così Lea ha saputo unire tutti i pezzi del libro. 
Roma da sfondo senza far distogliere l'attenzione dalla storia stessa, una pandemia come cornice senza ingombrare troppo il dipinto, temi importanti come la gravidanza e l'impertinenza della gente, l'amore incondizionato di un padre per la propria figlia e la difficoltà di essere genitore, la voglia di ricominciare con un'altra persona perché non è vero che c'è solo un amore.
Tutto perfettamente incastrato tra le poco più di 300 pagine un libro fantastico.



giovedì 11 febbraio 2021

recensione UNBREAKABLE - Chiara Adami

 Titolo: Unbreakable
Autore: Chiara Adami
Genere: Narratiba 
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Un inno all'imperfezione.
Credo che questa sarebbe la frase perfetta per riassumere questo libro con pochissime parole.
Un inno alla bellezza dei difetti, alla fragilità d'animo, all'importanza di accettarsi.

Chiara Adami, a soli 16 anni, ci propone il suo primo romanzo: Unbreakable.
Una storia di ragazzi dei giorni nostri, delle difficoltà quotidiane, delle amicizia profonde. Ci racconta la difficoltà di rimanere intatti nonostante tutto, la facilità con la quale ci si può spezzare, la voglia di tenersi stretti tutti i pezzi. 
Una storia di crescita dei personaggi che sembra cammini mano nella mano con quella dell'autrice. Infatti se all'inizio ho percepito la sua timidezza di scrittura (parere assolutamente personale), con lo scorrere delle pagine mi è sembrato ci fosse una vero e proprio cambiamento. La sua penna sembra acquisire sicurezza, sembra sapere esattamente come destreggiarsi su un foglio bianco, sembra decisa ad arrivare sino in fondo. 
Una storia che ti entra dentro, ti schiaccia qualcosa e smuove altro. Una storia nel quale il dolore è tangibile, la paura è percepibile, la forza è palpabile. Una storia che ti coinvolge senza chiedere il permesso, che ti cattura al suo interno senza via d'uscita, che ti resta impressa anche quando finirai di leggerla.


"Ci sono molte cose infrangibili nella nostra piccola quotidianità, solo che non ci facciamo caso.
Tutto ciò per cui ho promesso a me stessa, che sarei guarita per non darla vinta,
e anche perché ho la gola stracolma di parole non dette."

Che Chiara abbia tante cose da dire, tante cose chiuse dentro da voler urlare, è evidente sin dalle prime parole. Spero che trovi altre storie attraverso quale potersi esprimere, altri personaggi a cui poter dar voce, altre pagine da riempire. 
Le auguro di avere la voglia di proseguire con questa sua passione per poter crescere tra le sue storie, per poter continuare a studiare per permetterle di esprimere al meglio ciò che ha dentro nel profondo. Son certa che troverà il tempo ed il modo per far venire a galla quel tesoro la cui luce si intravede senza ombra di incertezza.





venerdì 22 gennaio 2021

recensione L'UOMO COL CHIHUAHUA - Giuseppe Benassi


Titolo: L’uomo col chihuahua
Autore: Giuseppe Benadsi
Genere: giallo 
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Che la frizzante Livorno potesse essere la cornice perfetta di questo romanzo non è un segreto, ma che ne diventasse parte importante e necessaria be.. questa è stata una piacevolissima sorpresa. 

L'autore scrive "l'inconscio sa sempre dove portarti"  e forse un po' ci credo, più o meno come quando dicono di lasciarsi guidare dall'istinto. La prima cosa che spinge l'Avvocato Borrani ad indagare su quell'ambiguo professore di ginnastica però, più che l'istinto, è il senso di colpa.

Gli era apparsa bizzarra la visita di quell'uomo e del suo chihuaua, ma forse non doveva sottovalutarne l'entità, perché solo qualche giorno dopo, trovano il corpo senza vita di quell'uomo.

Un giallo perfettamente archestrato, nonostante la linearità degli eventi. Una storia di abitudini, segreti, contraddizioni e compromessi. Un racconto che si impegna ad analizzare la vicenda a 360°, con eventi concreti, ripercussioni psicologiche e contesti sociali annessi.

L'autore, nella trama stessa, promette un giallo ricco di umorismo, dove la tragedia si mescola alla farsa, e sapete cosa vi dico? Ha saputo mantenere la sua promessa.

Temi importanti, situazioni spiacevoli e piccoli intoppi si mescolano alla simpatia dei personaggi, alla bellezza dei paesaggi e alla penna ricca di ilarità dell'autore, il quale ci regala un romanzo perfetto per gli amanti del genere ma anche per chi è alle prime armi con lo stesso, chi sta pensando di approcciarsi ai polizieschi oppure non ci ha neppure pensato.

Una piacevolissima lettura dall'inizio alla fine, forse anche per merito di quel musetto umido e di quella codina scodinzolante. Quel chihuaua con le orecchie appuntite è stato la ciliegina sulla torta, perché se non ci fosse stato, non solo ne avremmo avvertito la mancanza, ma soprattutto non sarebbe stata la stessa cosa. Perché se credete che un cane non sappia comunicare, che un cane non possa essere portatore di informazioni fondamentali, che un cane non possa essere importante nelle indagini, be.. vi sbagliate di grosso.

domenica 17 gennaio 2021

recensione AMELIE BISHOP E IL SIGILLO DELLE ANIME SILIENTI - A. S. Belmont

Come nella vita ci sono momenti in cui hai voglia di dolce, altri in cui sogni una focaccia altissima, altre in cui immagini di lanciarti in un vassoio di gusti, anche con i libri ho più o meno gli stessi desideri.
Un giorno ho voglia di romance, magari domani di thriller o chissà.. ma settimana scorsa, le idee erano nitide e precise: avevo voglia di "Amelie Bishop" un fantasy. 


Avevo voglia di questo libro perché mi dava certezze, perché questa protagonista baciata dalla fortuna mi metteva serenità. 
In altri periodi forse mi sarebbe piaciuto qualche colpo di scena in più, qualche dubbio sull'esito delle vicende, qualche nemico più difficile da battere, ma questa volta no. 
Questa volta, la sua infallibilità mi serviva.
Mi serviva l'impulsività di Amelie che spesso rincorro io stessa, mi serviva la sua dolcezza d'animo sempre pronta ad aiutare gli altri, mi serviva sapere che ci fossero delle amicizie indissolubili. 
Mi serviva la tranquillità tra il caos degli eventi, l'inizio con il botto e poi tutto in discesa.
Mi serviva ritornare indietro negli anni dell'adolescenza, la bellezza di rifugiarsi tra le pagine di un libro e considerarlo il proprio porto sicuro.

La scrittura dell'autore è chiara, precisa, non lascia nulla al caso. Alcune cose volutamente lasciate in sospeso per un seguito, come fosse già tutto pronto. Si percepisce la cura dei dettagli, le descrizioni minuziose che hanno reso vividi i luoghi e le dinamiche. 
Se a volte vi sembrerà di sapere già come andrà a finire, non preoccupatevene. Non sarà quella la discriminante della lettura, perché nonostante l'intuibile epilogo, Amelie saprà sorprendervi.
Ritrovando in se stessa tutto ciò di cui ha bisogno, scoprendo con voi i suoi stessi poteri, diventerà l'alleata perfetta per regalarvi qualche ora di piacevole compagnia, con una tazza di caffè un mano e delle pagine da sfogliare con foga e tranquillità contemporaneamente.





recensione LAURA E LA LUPA - Paola Bonfanti

Titolo:  Laura e la lupa Autore:  Paola Bonfanti Casa   Editrice : scatole parlanti Genere:  Narrativa Link D'Acquisto:   clicca qui Lau...