sabato 29 febbraio 2020

recensione SEX AND CONFUSION - Lara Coraglia


Titolo: Sex and Confusion
Autori: Lara Coraglia
Genere: Romanzo Erotico
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Sex and Confusion presenta tutte le carte in regola per essere una piacevole lettura, di quelle che servono per farti compagnia e aiutarti a distrarti un po'.
Lara Corvaglia, narra la storia di Aileen, una ragazza a cui non è mai mancato niente nella vita, tranne la libertà. Con tutto l'amore del mondo, i genitori le hanno sempre dato tutto, ma forse sono stati un po' troppo apprensivi nei suoi confronti.
Aileen però, se ne accorgerà solo quando andrà con la famiglia in vacanza a Sidney dagli zii.
Lì troverà una realtà completamente diversa: una cugina che vive senza regole, due genitori super permissivi e ... tanto da scoprire.

Da ciò che ho appena scritto però, direte voi, non vi è nulla di erotico in questo libro (come invece è scritto nella scheda di presentazione). E invece c'è.
Perché Aileen non riscoprirà solo un'altra sé, a cui piace uscire fino a tardi, correre al mattino presto e andare a bere con gli amici; lei scoprirà anche una sua parte molto intima, quella della sfera sessuale, che per anni ha sempre represso.

Ma come la stessa autrice ci chiede nella trama stessa: "Avete mai pensato cosa succederebbe se il nostro cervello cancellasse dalla memoria tutti gli eventi eccitanti della nostra vita?"
Perché è possibile, ed è quello che succede ad Alieen.
Solo con il tempo e l'aiuto di una persona particolarmente importante, lei scoprirà di essere affetta da allodoxafobia: si manifesta poiché il cervello reagisce in modo particolare ad alcuni stimoli.
Quindi cosa succedeva alla nostra protagonista? Dimenticava tutti gli eventi, tutte le cose che nel suo inconscio erano profondamente sbagliate, ma alle quali non riusciva a resistere.
Quindi le viveva, ma poi, come un involontario meccanismo di difesa le eliminava radicalmente dalla propria memoria. Ma la difficoltà non è solo rendersene conto, ma soprattutto accertarlo e cercare di lavorarci, trovare persone che ti capiscano e ti aiutino.

Le scene più spinte sono descritte a mio parere in modo pulito e delicato, nulla di volgare.
Ho apprezzato molto infatti, il modo dell'autrice di narrare le situazioni di sesso, discostandosi fortunatamente da quei romanzi erotici crudi al quale purtroppo siamo abituati.
Unica pecca di questo libro? Come ho già detto all'autrice, c'è un passaggio che mi è sembrato un po' forzato (non lo cito per evitare spoiler). Ma a parte questo unico episodio di incongruenza con il romanzo stesso, nulla da dire: stile di scrittura semplice e lineare, lo si legge davvero in poche ore, ricco di contenuti e colpi di scena.



martedì 25 febbraio 2020

recensione OSTRICA - Charass


Titolo: Ostrica
Autori: Charass
Genere: Poesie
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Non ricordo di aver mai avuto una difficoltà simile a quella che ho in questo momento per scrivere la recensione di Ostrica, una raccolta di 30 poesie di Charass (nome d'arte dell'autore).
Difficoltà perché il mio pensiero è praticamente diviso in due: da una parte c'è l'ironia che utilizza Charass, che ho tanto apprezzato; dall'altra invece c'è un linguaggio un po' crudo.
Ma mi spiego meglio.

All'interno della stessa poesia, ho adorato alcune parti le quali, leggendole, chiudevo un attimo il libro per riderci su, rifletterci, e talvolta leggerli anche ad alta voce a mia sorella, alla mia coinquilina, o chiunque fosse in stanza con me in quel momento.
Dietro l'ironia, si celano parole provocatorie, messaggi importanti, chiare valutazioni dell'uomo.
Penso che Charass sia stato bravo a far questo, molto.
Vi lascio un pezzetto, in modo da potervi chiarire meglio la mia idea:

"oggi sono uscito senza mutande.

ho fatto qualcosa
di veramente speciale.

e non se n'è accorto nessuno,

i grandi gesti passano inosservati."

L'ho riletta più volte. Ho sorriso. L'ho condivisa con la mia coinquilina. Ha riso anche lei. Ho pensato che Charass fosse stato bravo nel racchiudere in queste semplicissime parole, una cosa che succede spesso oggi giorno, facendoci riflettere grazie ad un uomo che è uscito senza mutande.
Non saprei spiegarvi cosa sia successo, credo che ognuno lo possa interpretare a modo proprio.
Perché è così la poesia vero?! Ogni lettore la vede dal proprio punto di vista, legge tre le righe ciò che egli stesso vuole che ci sia scritto.

D'altra parte però, ho letto anche dei pezzi un po' crudi che, ammetto, all'inizio non mi dispiacevano.
Al contrario, apprezzavo quell'evidente contrasto. A lungo andare però, con alcune poesie in particolare, mi è sembrato di leggervi un eccessivo utilizzo di questo linguaggio. Mi è sembrato (personale umile parere) un po' volgare, anche sessista talvolta.
Eviterei di riportare quelle parti, per non urtare la sensibilità di qualcuno. 

Come potete comprendere quindi, ho pareri completamente differenti su Ostrica.
Non riesco ad unirli e tirarne fuori uno unico, non riesco a trovare un comune multiplo tra i due.
Quindi, se le altre volte, vi consigliavo di leggere un libro per numerosi motivi, oppure vi dicevo che il mio parere era assolutamente negativo, questa volta vi dico:
leggete Ostrica se siete curiosi di scoprire come l'autore riesca a mettere insieme due cose così differenti, se avete voglia di qualcosa sicuramente di diverso (non aspettatevi le solite poesie d'amore che si leggono su internet), se avete voglia di mettervi in gioco, leggendo ed interrogandovi su ogni singola parola (anche quelle che non condividerete). 

Ho parlato tanto con Charass dopo aver terminato la lettura delle sue poesie.
Ci siamo confrontati e fatte domande a vicenda, tutte in una conversazione puramente informale.
C'è una cosa che mi ha detto, che mi ha fatto riflettere più delle altre.
La sua scelta per il titolo. Charass quindi mi ha scritto:
"Così mi sono detto, ormai tutti rendono pubbliche le loro belle serate e i loro bei vestiti. Tutti che pubblicano foto felici, ma nessuno poi parla di quando finisce la festa sono soli al letto e piangono perché la loro vita è vuota. Lo faccio io. E quindi ho deciso di raccontare quello che nessuno racconta, nel bene e nel male. Nessuno racconta di quando il padre gli urla addosso e lo fa piangere? Lo faccio io. Nessuno racconta di quanto siamo soli e pieni di incertezze? Lo faccio io. E per farlo c'è bisogno di un linguaggio forte, altrimenti nessuno se ne accorge. Da qui Ostrica. Perché il linguaggio è duro, crudo, fastidioso a volte (il pesce crudo a molti dà fastidio, fa vomitare) ma dentro ogni poesia c'è una "perla" dove chi vuole intendere intende, la prende e se la porta a casa."


Vorrei terminare però, con una delle mie frasi preferite.
L'ho letta come una parte motivazionale, ma come già detto, ognuno ci metterà del suo.

ma puoi farcela, il trucco
è non impazzire del tutto.
sei destinato, a farcela.
altrimenti
non saresti qui.


lunedì 24 febbraio 2020

recensione RICORDATI DI SORRIDERE QUANDO PIOVE CACAO - Elisa Crescenzi



Titolo: Ricordati di sorridere quando piove cacao
Autori: Elisa Crescenzi
Genere: Romance
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Mancavano solo pochi giorni alla pubblicazione di questo libro quando Elisa mi ha detto che era terrorizzata, aveva paura di far leggere Ricordati di sorridere quando piove cacao, perché lì c'erano custoditi tutti i suoi ricordi più belli.
Elisa ha messo nero su bianco i suoi sentimenti, le sue emozioni, la sua sofferenza, e se fino a qualche giorno prima erano solo suoi... adesso stavano per diventare di tante persone.

Perché si! Leggendo queste pagine, leggendo la storia di Elena e del suo legame indissolubile con la nonna, ha rievocato in me ricordi che non credevo di custodire ancora.
Elisa Crescenzi ha scritto "ci sono ricordi che ci stanno stretti e vorremmo cancellare, altri invece vorremmo tenerli con noi per tutta la vita", ed io con il suo libro, li ho risvegliati tutti.
Il ricordo della ciambella appena sfornata a colazione, del sorriso consolatore dopo una giornata storia, dell'abbraccio in cui perdersi ore e ore, del suo profumo, della sua espressione, delle sue carezze.
Ricordi che fanno male perché sembra siano sempre lì pronti a metterti con i piedi per terra e realizzare cosa non c'è più... chi non c'è più. Ma in realtà, se li si ascoltano bene, loro sono lì per ricordarci che si, è vero che adesso non sono fisicamente con noi, ma dal nostro cuore non vanno via.

Ho pianto tanto con questo libro, ho rivisto me e mia nonna, ho rivisto Elisa Crescenzi e la sua, ho percepito quei brividi che sicuramente avrà avuto anche lei mentre scriveva.
Ho avuto la sensazione che così come Elisa ci ha messo il suo cuore in mano, tra quelle pagine, così stavo facendo io anche solo leggendo.

Inutile scrivere di quanto io adori il modo di scrivere di quest'autrice, quello lo sapete già.
Ma una cosa voglio sottolinearla, anzi: due.



Mi consolo leggendo che c'è ancora qualcuno che descrive uomini diversi. Basta con tutti questi maschilisti stronzi, perché nella vita reale, per fortuna, ci sono ancora uomini dolci, attenti, premurosi.
Rompiamo questo cliché del ragazzo aggressivo, bello, menefreghista, ma aggiungiamocela una manciata in più di zucchero in questa ricetta, perché vi assicuro che non rovinerà il risultato finale... al contrario: lo migliorerà.


Se credete che ad Elisa Crescenzi piaccia nuotare controcorrente, siete sulla strada giusta. Si sa, purtroppo, che ormai da qualche anno, c'è una tipologia di scrittura che cattura maggiormente (anche se onestamente non me lo so spiegare), quella di usare termini eccessivamente spinti, talvolta anche volgari, che certo non rendono giustizia alla scena stessa. Elisa però, anche in questo, trasmette la sua infinita dolcezza, la sua delicatezza, quella dei personaggi.
La sensibilità con cui descrive un momento intimo, importante. 


Non vi consiglio di leggere questo libro, ma vi auguro di innamorarvene. 


Ancora una volta è evidente la cura nel dettaglio per ogni minima cosa.
Ogni capitolo ha come titolo il nome di una ricetta, quella che verrà ripresa all'interno dello stesso. Ma soprattutto, nelle ultime pagine sarà possibile avere un vero e proprio ricettario di tutte le pietanze che sono state nominate durante la storia.
Così io, che mentre mi gustavo le ultime parole di questo romanzo, avevo tirato fuori dal forno un plumcake ai mandarini pronto per essere assaggiato, ho deciso di condividerlo con voi, di scrivervi la ricetta. Per la storia da cucirci sopra, bè.. a quello ci pensa Elisa!! 


giovedì 20 febbraio 2020

recensione BUIO SCARLATTO - Daniele Tommasi



Titolo: Buio scarlatto
Autori: Daniele Tommasi
Genere: Narrativa contemporanea
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Buio scarlatto è stato una piacevolissima sorpresa.
L'autore me l'ha presentato come un libro particolare, un po' lento all'inizio, con un finale sorprendente.
Aver già saputo tutte queste cose in anticipo mi ha fatto un po' preoccupare, perché temevo di rovinarmi l' effetto sorpresa. Invece ha fatto bene!
Ha fatto bene a dire di non preoccuparmi se l'inizio mi sembrasse lento, perché poi sarebbe cambiato radicalmente, altrimenti forse mi sarei lasciata scoraggiare.
Ha fatto bene a dirmi che sarebbe stata una lettura insolita, perché mi sono ritrovata in questo aggettivo in ogni pagina.
Ha fatto bene ad augurarmi di perdermi nella bellissima Viareggio, perché merita.

Ho prestato attenzione ad ogni singola parola scritta da Daniele Tommasi, alla minuziosa descrizione di ogni personaggio e situazione, perché me li ha resti veri, palpabili, accanto a me. Ho prestato attenzione alla sua ironia, così sottile e tagliente, necessaria e adorabile.
Ho prestato attenzione all'utilizzo delle metafore, perché ad usarne troppe di rischia di esagerare, ma l'autore le ha pesate perfettamente.

Daniele racconta di Walter, Andrea, Sergio, Virginia e tanti altri, come se fossero i suoi amici più cari, come se li conoscesse da sempre, senza perdere l'occasione di far emergere anche il lato negativo di ognuno di loro.
Racconta del sole che "stava tramontando dipingendo le case e le strade con le sue sfumature di scarlatto",  ma anche dei "facili equilibri che governavano quella storia" (quelli tra padre e figlio, tra amici, tra due ragazzi la cui storia d'amore sembra tenuta in vita da un filo sottile anche se è finita).
Racconta della voglia di mettersi in gioco, ricordandosi che fallire non significa essere un fallito, che fallire significa provarci, e provarci significa vincere, in ogni caso. 

Infine, non per importanza, vi dico solo due parole sull'ultimo capitolo: Voce Narrante.
Ho letto questa parte con il cuore in gola... cavolo!
Ho immaginato quella persona (niente nomine per non fare spoiler) davanti ai miei occhi, dirmi quelle cose, e io impotente, con il viso rigato dalle lacrime.
Ho chiuso il libro con un solo pensiero che mi frullava nella testa: ottima mossa Daniele Tommasi, hai vinto! Perché non c'era nessuna gara, ma quella chicca finale, ne ha aperta una e l'ha conclusa a testa alta.

Con l'augurio di potervi gustare la vita "con in mano l'ennesima birra della serata e un oceano di buoni propositi" [- cit. Walter]



giovedì 13 febbraio 2020

recensione A VOLTE MI CALMO - Anita Docile e Catherina Romanelli



Titolo: A volte mi calmo
Autori: Anita Docile e Caterina Romanelli
Genere: Romanzo illustrato
Casa Editrice: Pop edizioni
Link D'Acquisto: clicca qui

A volte mi calmo.
A volte, quando mi prendo del tempo, quando rifletto su alcune cose, quando capisco.
Si! Quelle volte mi calmo.

"A volte mi calmo" è la storia illustrata di un amore forte, straziante.
E' la storia di una donna che riesce a scoprire che dentro di sé, quella tenerezza, non svanisce.
E' la storia scandita in 63 giorni, con frasi ed illustrazioni, dirette e sorprendenti, che ci fanno capire quanto la fragilità umana sia indistruttibile, e quanto, nonostante tutto, resti intatta.
Immutata a volte, ma intatta.

Il libro è costituito da 63 pensieri con le rispettive 63 illustrazioni.
Queste corrispondono ai 63 giorni per superare l'improvvisa sensazione di ritrovarsi soli dopo una perdita.
63 giorni di scoperte... ricerche interiori.
63 giorni fatti di rabbia, dolore, frustrazione, ragione, comprensione, equilibrio.

Ogni pagina può essere ritagliata, diventando così una stampa da poter appendere al muro, oppure da incorniciare per decorare un'ambiente. Ogni pagina racchiude un sentimento fortissimo, rumoroso. Ogni pagina è curata nel minimo dettaglio, dalla scelta di colori diversi con cui scrivere le frasi, alle magnifiche illustrazioni cucite su misura.




Pop edizioni nasce dall'idea che, unendo le forze degli scrittori si possano cambiare le regole del mercato, dando loro la possibilità di vivere attraverso il loro lavoro di autore e creando una rete di distribuzione che aiuti le librerie indipendenti.
Sul loro sito potrete visionare maggiori informazioni (https://popedizioni.it/).
Inoltre, come potete vedere dalla foto precedente, sul loro sito sono in vendita anche queste bellissime shopper di tela (e anche delle t-shirt).








mercoledì 12 febbraio 2020

recensione I'M NOT A PRINCESS - Mag


Titolo: I'm not a Princess
Autori: Mag
Genere: Romance, Young Adult
Link D'Acquisto: clicca qui

Eleonore non è una principessa, proprio come dice il titolo stesso e, in egual modo, questo libro non è una semplice storiella.
Mi sono innamorata della protagonista sin dalle prime parole, per la sua ironia, la sua voglia di libertà, la sua testardaggine, il suo grande cuore.
Lei è la tipica principessa ribelle delle favole, quella che vuole ragionare solo con la propria testa senza ascoltar nessuno, quella che vuole cadere e sbucciarsi le ginocchia, quella che vuole ammettere di aver fatto degli errori per la sola condizione di aver fatto qualcosa. Ma Eleonore non vive nel mondo del "C'era una volta un paese incantato..", lei ha uno smartphone tra le mani, un guardaroba da sogno e delle feste noiose a cui partecipare. Lei è una principessa nei giorni nostri.

Futura regina d'Irlanda, viene costretta dal padre e da un'antica tradizione a dover scegliere marito prima di essere ufficializzata ereditiera al trono, ma lei non ha voglia di sposare nessuno dei pretendenti che le vengono quotidianamente proposti e soprattutto: non vorrà sposare nemmeno l'uomo che ama.
Non fatevi scoraggiare dalla lunghezza del libro e da quelle 580 pagine, perché leggerlo ne varrà la pena.
Non fatevi ingannare dal finale apparentemente scontato, perché ciò che importa è tutto quello che succede prima di arrivarci.
Non fatevi abbindolare dai comportamenti gentili ed educati di qualche personaggio, perché non tutti sono come sembrano.
Però fatevi trasportare dalle parole dell'autrice, fatevi coinvolgere in questa storia, fatevi guidare dall'istinto di Eleonore.

Quando ho parlato di Eleonore come una principessa dei giorni nostri, avrei dovuto anche parlare dello scandire del tempo del romanzo.
Perché proprio come nella realtà, ci sono eventi veloci ed immediati, nel quale tutto accade senza quasi accorgersene, ed altri invece più lenti, com'è giusto che siano.
Leggendo questo libro mi è sembrato di correre, ma poi ogni volta che credevo di essere vicina al traguardo, ecco che vedevo un'altra strada da dover percorrere, perché ancora non era il momento della fine. Così come su una giostra, che ad un certo punto rallenta e ti illude di aver trovato l'equilibrio, ma poi subito inizia a girare di nuovo e sconvolge tutto.

Leggete questa bellissima storia fatta di amore e famiglia, tradizioni e seccature, libertà e restrizioni.


"Felice? E' riduttivo. 
Spaventata? E' certo.

Impaziente? Oltremisura."






domenica 2 febbraio 2020

KISS ME AGAIN - Manuela Ricci




Titolo: Kiss me again
Autori: Manuela Ricci
Genere: Romance, Young Adult
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"Come puoi voler dimenticare qualcuno se al tempo stesso ti manca come l'aria?"

Inizia con questa domanda la trama di Kiss me again di Manuela Ricci.
Pensate ad una possibile risposta, cosa direste? Sarò banale ma io non avrei parole, perché non credo sia possibile, perché in questi casi: tutto o niente.
Esattamente quello che succede a Melody e Isaac, devono scegliere: possono lanciarsi insieme nel buio senza avere idea di cosa li aspetti, oppure continuare a far finta che ciò che è successo è solo una piccola nota a piè di pagina della loro vita.

I riferimenti autobiografici sono sparsi ovunque, dalla protagonista che si chiama Melody Rich richiamando l'autrice del romanzo (Manuela Ricci), a Isaac che nella vita reale si chiama Ivano.
Questi due elementi quindi, per chi conosce un po' l'autrice o la segue sui canali social, possono sembrare un enorme spoiler del finale, ma in realtà in questo libro, come in qualunque cosa, non importa solo la meta, ma la strada che si percorre.

Scoprire tutto ciò che è successo, talvolta a causa di equivoci o parole non dette, a causa di quell'orgoglio che non è stato messo da parte, oppure dalla convinzione di fare la cosa giusta pur sapendo che il cuore urlava altro.
Scoprire come l'amore possa vestirsi di infiniti abiti, come possa nascondersi dietro minuscoli gesti.
Scoprire come nonostante tutto, nonostante tutti, nove anni dopo loro saranno lì, uno di fronte all'altro a dover fare ancora una volta una scelta.

Ma soprattutto, è stato piacevole leggere dell'evoluzione della protagonista, del lavoro che ha fatto per arrivare a quel cambiamento tanto desiderato, dell'equilibrio che ha trovato.
La mia frase preferita infatti, quella in cui mi rivedo (e vorrei rivedermi sempre) è:

"Avevo imparato a cadere con la consapevolezza di farmi male
e con la certezza che mi sarei alzata più forte di prima."

Questo è l'augurio che mi faccio, questo è l'augurio che faccio a tutti voi.
Perché non possiamo restare sempre in piedi, dobbiamo cadere, scivolare, sbucciarci le ginocchia per vivere, ma la differenza si trova nel modo di rialzarsi: più fragili o più forti.
Dicono che ciò che non uccide fortifica, quindi crediamoci. Crediamoci davvero. Crediamoci con tutti noi stessi... sarà così!




recensione LAURA E LA LUPA - Paola Bonfanti

Titolo:  Laura e la lupa Autore:  Paola Bonfanti Casa   Editrice : scatole parlanti Genere:  Narrativa Link D'Acquisto:   clicca qui Lau...