martedì 18 agosto 2020

recensione UN MOMENTO FA, FORSE - Giovanni Ardemagni


Titolo: Un momento fa, forse
Autori: Giovanni Ardemagni
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Pegasus Etidion
Link D'Acquisto: clicca qui

In una Zurigo dei giorni nostri, i due amici Marcel e G. a 50 anni, vengono improvvisamente licenziati.
E, come ha scritto l'economista Jacques Ragan nella prefazione, in un mondo nel quale si è anziani a 30 anni, moribondi a 40 e sepolti a 50, non c'è posto per l'empatia e la compassione.
Cosa succede adesso? Tutto crolla, nonostante le più solide mura. Si barcolla, poi si cade... ma ci si rialza? E quanto male fanno le ferite? Sapremo curarcele o avremo bisogno di qualcuno? Sapremo chiedere aiuto?

Giovanni Ardemagni scava a fondo nell'animo umano, lo fa fino a stringere la pancia con una sola mano, lasciando uscire desideri e paure. 
Tempo fa lessi su un articolo la frase "se non sei completamente vuoto, non potrà entrarti dentro niente" e mi è rimasta incastrata tra i pensieri per diversi giorni. Quando poi ho finito di leggere "Un momento fa, forse", ho ripreso in mano quella frase e le ho dato un significato diverso, quello che questo libro mi ha aiutato a cucire. Ho pensato che non bisogna essere necessariamente vuoti per far entrare le cose, certo: così sarebbe più facile! Ma basta far spazio, far quel decluttering che va tanto di moda, non con gli oggetti e le cose materiali, ma con i nostri pensieri e le cose più astratte che ci riempiono le giornate. 
Basta lasciar spazio alle cose nuove, accantonando le vecchie in uno scatolone, basta riuscire a metterle da parte pur sapendo che non spariranno mai perché faranno sempre parte di noi (un amico come Marcel, ad esempio). 
Soprattutto però, dobbiamo imparare a modificare la ricetta della nostra vita, dobbiamo imparare ad aggiungere sempre una giusta dose di follia (abbondante possibilmente): perché quella follia q.b. (come ogni buon ricettario che si rispetti vedrebbe scritto), è colei che ci fa vivere oltre i nostri stupidi e assurdi limiti. 


Vi riporto un dato ripreso dal libro, non per farvi spaventare (come potrebbe succedere dopo una prima lettura), ma per lasciarvi una cosa a cui pensare: 

"secondo alcuni studi, il 70% delle morti è dovuto al fatto che la gente è distratta,
è così presa dai propri affari che non guarda ciò che la circonda.
Non leggetela di sfuggita, ma date uno sguardo tra le righe. Penso alle nostre giornate, così presi a collezionare momenti, a fare cose, a finirne altre, ma poi.. ci siamo guardati intorno? Abbiamo alzato lo sguardo da ciò che stavamo facendo, almeno per un minuto al giorno e abbiamo guardato ciò che avevamo vicino? 
Un esercizio che può sembrale banale, ma credo non lo sia. Un buon proposito per questo giorni, che di tempo ne abbiamo un po' di più. Io credo di averlo appena fatto, prima di scrivere queste parole, che tutto è successo.. un momento fa, forse.



1 commento:

  1. Ciao! Innanzitutto, complimenti per il blog dai contenuti davvero molto interessanti e ben presentati! Noi siamo Mary e Vale dal blog #lavaligiadicarta, anche noi parliamo di libri, e ci chiedevamo... ti va di scambiarci un follow? Grazie! 😊

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