Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Casa Editrice: Piemme
Genere: Narrativa
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“Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, nè i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.”
Un libro appassionante, travolgente, a tratti crudo, ma emozionante.
È ambientato in Afghanistan, durante le guerre che hanno colpito il paese dagli anni ‘70 ai nostri giorni.
In un clima di lotta e morte, spiccano personaggi unici, descritti come pochi sanno fare.
Pieno di colpi di scena, brividi e fiato sospeso.
Le protagoniste sono due donne, Mariam e Laila, che seppure appartenenti a due generazioni diverse, si ritroveranno a condividere lo stesso tetto (e lo stesso uomo).
Mariam è un’ “harami”, ovvero una figlia illegittima, nata da Jalil, un ricco uomo, e dalla sua serva. Mariam, in seguito alla morte della madre, è costretta, a 15 anni, a sposare l’anziano vedono Rashid.
Laila invece, nata da una famiglia benestante, è da sempre innamorata del suo amico Tariq. Durante la guerra, la sua famiglia muore, e lei, per una serie di motivi che non voglio spoilerare i, a soli 9 anni, sarà costretta a sposare Rashid (già marito di Mariam).
Sarà proprio Laila a dare alla luce due figli: una femmina (che verrà mandata in orfanotrofio), e un maschio, per la gioia di Rashid.
Questo è il libro delle donne, della loro forza e del loro coraggio. Della lotta per i propri diritti e della sofferenza per ottenerli.
Questo è un libro che fa aprire gli occhi; anche quando pensiamo di averli già aperti, in realtà scopriremo che non lo sono del tutto, perché tante cose che vengono date per scontato, non lo sono affatto.
Questo è il libro della nascita, dell’amicizia e dell’amore.
Anche gli uomini però, svolgono un ruolo importante in questa storia.
Uomini ignoranti come Jalil, spregevoli come Rashid, e intelligenti come Tariq.
Uomini che seppure vivano nella stessa epoca è nella stessa terra, hanno ideologie differenti, che ci fanno sperare in un mondo migliore.
Le pagine di questo libro mi hanno coinvolta totalmente, generando in me un cumulo di emozioni contrastanti, a volte palpabili. Emozioni che, al termine della lettura, sono state sostituite da un enorme vuoto (come poche volte mi succede).
Con questo romanzo ho scoperto un sacco di cose, e tante altre ne ho approfondite.
È stata una lettura scorrevole e coinvolgente, seppure il tema non sia uno dei più leggeri.
È stata una lettura che mi ha fatto riflettere tanto, e tanto altro tempo ho pianto.
È stata una lettura importante, che non dimenticherò!
Quindi se vi interessa il mio umile parere, vi dico: leggete questo libro quando vi sentirete persi, quando non riuscirete a trovare il vostro posto nel mondo, quando avrete bisogno di capire. Ma leggetelo anche quando sarete sereni, quando avrete tutto sotto controllo, e non vi serviranno certezze. Leggetelo quando vorrete, ma fatelo.
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