domenica 31 maggio 2020

recensione LA CITTA' DEL VIZIO - Angela Bevilacqua


Titolo: La città del vizio
Autore: Angela Bevilacqua
Genere: Fantasy
Link D'Acquisto: clicca qui

La torta sbriciolata prende il nome dal modo particolare in cui viene fatta, che la rende friabile e appunto sbriciolosa mentre la si mangia. 
Un boccone per assaporare tutti gli ingredienti, ma anche per perdere qualche briciola sul tavolo, così come ne LA CITTA' DEL VIZIO, c'è qualcosa che si somiglia.
C'è la vita di Elia, che si è sbriciolata morso dopo morso, e lui ha dimenticato di prendere quelle briciole per ricomporle sul pezzo di torta. Così anche nella vita di Lucio e Adina, qualche briciola è stata persa per strada. 


C'è una cosa strana però, una cosa sconosciuta a molti, una città dove non ci sono limiti, dove ognuno può soddisfare i propri vizi nel modo più estremo. Una città che solo pochi possono vedere, solo pochi possono vivere, ovvero coloro che decideranno di inseguire i propri Peccati Capitali. Questa è la Città del Vizio. 
Ma c'è qualcosa che ancora non loro non sanno, un segreto nascosto dalla città. 
L'incontro con tre donne, Fede, Speranza e Carità, cambierà però la ricetta creata su misura sui nostri tre protagonisti, e forse così riusciranno a raccogliere le briciole della loro vita, ad assaporarle una ad una e a riscoprire il gusto che solo quei pezzetti possono dare.

Un modo insolito, diretto ed efficacie è quello che, a mio parere, ha usato Angela Bevilacqua per scrivere questa storia. La personificazione dei peccati capitali l'ho trovata una genialata, quanto la scelta dei protagonisti quali Elia, Lucio e Adina. 
Allontanando per un attimo i nomi dati a tutti i personaggi, sarà possibile eliminare la parte surreale del romanzo e ritrovarsi in qualcosa di concreto e contemporaneo. Sarà possibile vedere la debolezza dell'uomo, la sua incapacità a lottare, ma anche la sua voglia di farcela, di avere una rivincita, di saper usare nel modo corretto il proprio libero arbitrio. Perché l'uomo non è debole, non è incapace a lottare, solo che a volte lo crede. A volte, come l'autrice stessa scrive nel libro: "il dolore ci consuma, ci rende vulnerabili, il rimorso ci porta ad odiare noi stessi, il senso di colpa non ci permette di vivere."

Una storia profonda e dolorosa, raccontata guardando in faccia le nostre paure, per ricordarci che dobbiamo sempre averle accanto e mai alle spalle, perché se lasciate sole, potrebbero colpirci.
Non preoccupatevi di cercare di indovinare il finale della storia, ma lasciatevi guidare dai suoi protagonisti all'interno di questa città dove tutto è possibile. 


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